Cookie Consent by Free Privacy Policy website Intervista ad Alessia Giorgi - Gamer
marzo 08, 2023 - JD Sports

Intervista ad Alessia Giorgi - Gamer

  • Quando e come hai iniziato a giocare ai videogiochi?

Da piccolissima. Ho un fratello più grande e quando ero piccola giocava sempre ai videogiochi, quindi quando avevo praticamente 4-5 anni ero già lì a guardarlo e ogni tanto mi faceva provare. Poi negli anni crescendo mi sono appassionata sempre di più e ho iniziato a collezionare tutte le console possibili, dal primo Game Boy, Nintendo, PlayStation..

  • Quando hai deciso di iniziare la tua carriera su Twitch?

Non da tantissimo perché effettivamente c'è da poco e poi io ho sempre giocato a livello amatoriale, per piacere diciamo. Ho atteso di finire la scuola e iniziare l’università, perché ero una che studiava molto, quindi mi concentravo molto sullo studio e ho aspettato di avere un po' più di tempo libero.
Tra l’altro, tutti i miei amici continuavano a dirmi “dai ma perché non provi a iniziare su Twitch? alla fine giochi, sei bravina, provaci!”. Così dopo un anno ho accettato e ho iniziato a provare. Da lì, effettivamente mi è piaciuto ed è andata bene, e adesso sono neanche tre anni.

  • Quali sfide hai incontrato lungo il tuo percorso come streamer?

Allora sicuramente all'inizio uno dei problemi principali è stata l'attrezzatura perché gli altri miei colleghi avevano già una buona telecamera o PC e tutto il resto, mentre io avevo una semplice PlayStation 4 con una telecamera piccolissima con una qualità orribile e purtroppo quello fa tanto perché quando c'è tanto pubblico e tanti colleghi, la gente va dove c'è la qualità; dicono “di lì si vede male di là, si vede bene o si sente meglio quindi vado di là”. Quindi sicuramente quella è stata una difficoltà e poi come tutti un po' mi hanno “toccato” gli haters perché ti buttano giù soprattutto se sei una persona sensibile. Però pian piano negli anni ho imparato a farmi scivolare le critiche.

  • Quali messaggi ti piace condividere con la tua community?

Sicuramente quello che cerco di fare è trasmettere la mia passione e la persona che sono a tutti gli effetti. Che io sia dietro lo screen, in live o al bar sono esattamente la stessa persona.  Io sono così, ed è quello che cerco di dire sempre a tutti.

Soprattutto quando mi chiedono un consiglio su cosa fare per iniziare quello che dico è siate voi stessi. Sembra una frase fatta però è vero perché poi dopo un po' le maschere cadono, soprattutto in questo mondo quando stai ore ed ore a contatto con il pubblico.

  • Quali sono le tue opinioni sul ruolo delle donne nei videogiochi e nell'industria videoludica in generale?

Devo dire che negli ultimi anni, o comunque nell'ultimo anno, le donne stanno prendendo un po' più piede. Diciamo che vengono considerate un po' di più sia dalle Community che dai Brand in sé.  Quindi secondo me c’è un’evoluzione nel settore #gaming, ma non siamo ancora al top perché spesso soprattutto le ragazze Gamer vengono smentite o denigrate; anche a me a volte capita, mentre sono in live, che entrino delle persone e mi dicano “i videogiochi non sono per le ragazze, torna in cucina e fammi un panino.”. Questo è il livello, però devo dire che ultimamente ci sono tante persone che invece apprezzano sempre di più la diversificazione di genere.

  • Quali sono le tue aspirazioni future nel mondo dei videogiochi e come prevedi di raggiungerle?

Allora sicuramente una delle mie più grandi aspirazioni è diventare una Lord Gamer affermata a tutti gli effetti in Italia ma non tanto a livello competitivo, perché comunque non è quello che mi piace fare, non competo sui giochi, gioco perché mi piace e mi diverto con la mia Community, ma vorrei diventare una figura femminile di riferimento in Italia per il mondo del #gaming.

  • Quali sono i tuoi giochi preferiti?

Ce ne sono tanti. In realtà io passo da uno all'altro. Passo dai single Player come Crash, Kingdom Hearts, Spyro a giochi sparatutto come Call of Duty e Fortnite. Mi piacciono tutti ma vado a periodi. A volte magari faccio due ore di live, dove cioè gioco ad uno sparatutto e poi passo ad un'ora di live con un single Player.

  • Parliamo di C’è un pezzo di streetwear di cui non potresti mai fare a meno?

In realtà tutti. Ma essendo una #donna posso dire che principalmente non farei mai a meno di una sneaker. 

  • Come descriveresti il tuo stile in 3 parole?

Allora principalmente ne ho due: eleganza e confort. Questo perché passo dall'elegante estremo quando esco per serate allo streetwear. Tutti i giorni, anche in live, vivo in tuta, pantalone, felpone e scarpe da ginnastica. Quindi il mio stile è comodo, casual, ma allo stesso tempo originale.

  • Sei sempre stata così? Ho è un cambiamento dettato dal post covid?

Si sono sempre stata così. Mia mamma mi racconta sempre che quando ero piccola lei cercava magari di mettermi il vestitino o delle gonnelline e io mi toglievo sempre tutto perché volevo la tuta.

  • Quali sono i valori che JD Sports rappresenta e che ti hanno attratto in particolare?

Ma sicuramente il fatto che sono sempre sul pezzo. Io voglio vestire comodo ma essere comunque alla moda e quando entro da JD trovo sempre qualcosa che mi piace e soprattutto sanno consigliarti.

  • Qual è il tuo prodotto preferito di JD Sports e perché?

Ho un debole per Jordan, in generale sia per le scarpe che per le felpe. Però devo dire che mi sono ricreduta molto con Juicy. Mi piace parecchio.