Cookie Consent by Free Privacy Policy website Maison Laviniaturra apre le porte del suo atelier all’arte con la mostra "Arcipelaghi Sospesi” di Mirta Tagliati
maggio 02, 2022 - Maison Laviniaturra

Maison Laviniaturra apre le porte del suo atelier all’arte con la mostra "Arcipelaghi Sospesi” di Mirta Tagliati

Martedì 17 maggio 2022 alle ore 17, presso Maison laviniaturra, noto atelier della fashion designer bolognese Lavinia Turra, inaugura la mostra Arcipelaghi Sospesi dell’artista Mirta Tagliati. L’atelier, all’interno di un’affascinante villa anni Cinquanta che si affaccia sui Giardini Margherita, sceglie Mirta Tagliati per dare il via nel proprio spazio ad un ciclo di mostre, tutte dedicate ad artiste donne.

Ad Arcipelaghi Sospesi di Mirta Tagliati seguirà:

  • Marina Gasparini, Atlas - dal 9 giugno al 20 luglio 2022
  • Alessandra Calò, I fiori sono rimasti rosa, dal 15 settembre al 22 ottobre

L’obiettivo di tali mostre-evento è quello di creare un luogo di incontro dove poter far confluire mondi diversi ma sinestetici: l’arte nelle sue diverse forme e la moda come espressione di alto artigianato, una parola che la stilista ama per descrivere il lavoro di chi utilizza le mani per dar vita a qualcosa di unico, come un abito; perché il fashion design mai deve essere un mondo chiuso, ma sempre un mondo di continue sollecitazioni, influenze e fascinazioni.

La stilista, che ha vestito nomi importanti dello spettacolo, quali ad esempio Isabella Ferrari e Jodie Foster, oltre a dar vita alle sue note collezioni prêt-à-couture, crea spesso allestimenti concettuali d’immagine che ne riflettono l’ispirazione.

“L’incontro” ha quindi dato vita al progetto della mostra Arcipelaghi sospesi, all’interno della quale Mirta Tagliati presenta una selezione di sue opere, frutto di un’osservazione più che decennale dei processi creativi dei bambini e della genesi dei loro segni grafici, che ha portato l’artista ad esplorare un mondo di forme e colori che, intrecciandosi, generano metafore e narrazioni intimiste.

Il dialogo tra segni e colori apparentemente casuali raccontano la sua visione delle relazioni umane e di un “paesaggio” comune, sereno e complesso nello stesso tempo. Nella sua pittura le forme si scompongono, si dilatano, a volte alleggerendosi, altre ancorandosi le une alle altre, trasformando la tela in un racconto aperto ed evocativo per chi l’osserva, un momento di sosta, di sospensione e di ristoro.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare