Cookie Consent by Free Privacy Policy website La collezione ANTONIO MARRAS F/W 22.23 ha sfilato a Mosca il 16 febbraio 2022
febbraio 18, 2022 - Antonio Marras

La collezione ANTONIO MARRAS F/W 22.23 ha sfilato a Mosca il 16 febbraio 2022

Una decisione che suggella una lunga e proficua collaborazione con il partner russo Bosco dei ciliegi. #antoniomarras porta a #mosca la collezione dedicata a OCI CIORNIE.
Non solo un film cult che racconta una storia d’amore tra un italiano e una donna russa, non solo una prova di grande intesa tra la regia geniale di Nikita Michalkov e la maestria di attori del calibro di Marcello Mastroianni e Silvana Mangano ma soprattutto una dichiarazione d’affetto, di intesa e di fiducia tra i due paesi. Il Bosco dei ciliegi è stato il primo nel 2005 ad aprire il monomarca #antoniomarras al Pestrovsky Passage costruendo e alimentando un vero e proprio fan club del marchio in tutto il territorio. #antoniomarras ricambia presentando una sfilata, una collezione nel luogo di chi, da sempre, sin dal principio ha creduto nel brand sempre di più anche in momenti delicati come questo ultimo periodo tempestoso.

Mosca, set ideale per ambientare la #nuovacollezione, non solo una sfilata ma uno spettacolo con performer e ballerini e modelle e modelli, come ci ha abituato ormai #antoniomarras.
Si vedono look da uomo e da donna interscambiabili. Pezzi unici rivisitatati come maglie e kilt e giacche e tailleur sartoriali impeccabili.

Giacche da uomo in tweed e Prince de Galles riprendono vita, ne vivono un’altra più fresca, più nuova, assemblate insieme e arricchite da tralci di ricami e intarsi di tessuti.
Cappotti unici recuperati e riassemblati con inserti e incastri di materiali dismessi.
Maglie effetto irlanda smontate e ricamate. Maglie a jacquard geometrici con mix di filati e mohair garzato. Effetti patchwork per arredare rigorose giacche. Maglie supercolorate con interventi di tessuto.

Bomber e cappe di vari tessuti mischiati e combinati per assonanza o contrasto. Panna, ecrù, bianco latte, cipria e mauve. Grigio perla e grigio antracite.Cammello e il classico bianco e nero.
Talvolta maglie squillanti di giallo acido, fuxia e turchese. Tessuti maschili e sete a fiori grandi e ghirlande celesti incastrate in cornici. Paillettes e pizzi applicati. Tessuti in maglia a spina di pesce e jersey.
Il tartan e il camouflage. Scaglie d’argento e panno bianco. Damaschi e gessati maschili e velluti effetto pelliccia. Le linee sono sciolte e rigorose o arruffate e arzigogolate.

Camicie bianche interrotte, grembiuli scomposti, abiti increspati, giacche smoking suddivise perché il caos ha un suo ordine interiore e si sa come dice il titolo di un libro: “I russi sono matti “ma i sardi non lo sono da meno...”

Per Milano , il 23 febbraio dalle 11 alle 13,Antonio Marras ha pensato a una performance : Colazione da Marras. Per #antoniomarras un vero e proprio “progetto poetico” a partire da un film simbolo della contaminazione: Oci Ciornie.

Oci ciornie è un film del 1987 diretto da Nikita Sergeevič Michalkov, ispirato ad alcuni racconti di Anton Čechov. Ed è Cechov il vero protagonista della performance: “La vita è teatro, ma non sono ammesse le prove” ha scritto lo scrittore russo, ed in questa nuova performance di #antoniomarras, con la collaborazione di Lucia Pescador e Ferdinando Bruni, ci saranno scorci di realtà e di finzione... senza prove.

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