GLASHÜTTE, FEBBRAIO 2021. L'8 marzo si celebra la #giornatainternazionaledelladonna. "Le donne che vogliono accettare una proposta di lavoro necessitano del permesso scritto del marito, il quale ha inoltre il potere di revocare questa decisione senza preavviso. Egli può, a sua discrezione e senza il consenso della moglie, porre fine al contratto di lavoro in essere. Luogo di residenza, casa, denaro: in quanto capofamiglia, l'uomo ha il potere decisionale su tutto."
Queste le leggi in vigore non in un paese non lontano, ma in Germania, e fino a pochi decenni fa. Oggi, alla vigilia della #giornatainternazionaledelladonna, non più. La «Legge sull'uguaglianza dei diritti di uomini e donne» venne varata nel 1958, ma fu solo nel 1962 che le donne tedesche furono libere di aprire un proprio conto in banca, e a partire dal 1977 che non ebbero più bisogno del consenso del marito per lavorare.
Acqua passata: le donne sono libere da tempo di lavorare come e dove preferiscono. Va da sé. Ma la parità di trattamento economico non è ancora realtà. In Germania, le donne guadagnano in media quasi un quinto in meno dei colleghi maschi. Nel 2021 l'Equal Pay Day, che è la risposta a questo divario economico, cadrà il 10 marzo, ovvero due giorni dopo la #giornatainternazionaledelladonna. In termini puramente matematici, quindi, le donne tedesche avranno lavorato gratuitamente dal 1 gennaio al 10 marzo. E l'Equal Pay Day si celebrerà nello stesso periodo anche in altri Paesi europei.
A #NOMOS Glashütte, l'Equal Pay Day coincide con l'1 gennaio, poiché le donne e gli uomini che svolgono mansioni equiparabili percepiscono lo stesso compenso. Da tempo l'azienda conta più donne che uomini in tutti i ruoli, compresi quelli gestionali.
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