I nuovissimi #gioielli di Gianni De Benedittis riproducono il batterio mangia plastica, di recente scoperta, dove piccole sfere di argento con bagno in oro, realizzate con la tecnica della microfusione e l'uso di smalti colorati, si agglomerano o gemmano con accattivanti peduncoli e bastoncelli, divenendo pendenti e orecchini, oppure anelli e bracciali.
Si chiama Ideonella Sakaiensis 201–F6 il batterio capace di digerire il polietilene tereftalato (PET) attraverso l'idrolisi delle catene polimeriche. Questa sorprendente scoperta è stata pubblicata, per la prima volta, sulla prestigiosa rivista Science nel marzo 2016.
Una così attraente bioconversione della plastica non poteva non sollecitare l'estro creativo di un designer come Gianni De Benedittis che si è sempre espresso con assoluta originalità e una grande attenzione verso le novità e le urgenze del mondo contemporaneo.
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