Cookie Consent by Free Privacy Policy website 180,000 cittadini europei chiedono al Parlamento islandese la chiusura degli allevamenti ittici dannosi per l’ecosistema
novembre 18, 2019 - Patagonia

180,000 cittadini europei chiedono al Parlamento islandese la chiusura degli allevamenti ittici dannosi per l’ecosistema

Il team europeo di Patagonia, con il supporto dei gruppi di protezione ambientale islandesi, ha consegnato al Parlamento nazionale islandese una petizione di oltre 180,000 firme per chiedere lo smantellamento degli allevamenti di salmone in reti aperte, che stanno danneggiando gravemente i pesci selvatici e l’intera fauna locale. Il testo della petizione contiene il seguente messaggio: “Ai governanti e membri del Parlamento d’Islanda, Norvegia, Scozia e Irlanda: come cittadini europei, siamo preoccupati e vi chiediamo urgentemente di agire per fermare la devastazione dei pesci selvatici e dell’intero ecosistema locale, causata dagli allevamenti di salmone in reti aperte. Vi sollecitiamo a proibire immediatamente l’apertura di nuove strutture e a impegnarvi per la dismissione di quelle già esistenti.”

La petizione, ricevuta dal portavoce dell’Alþingi (Parlamento nazionale islandese), Steingrímur J. Sigfússon è stata consegnata dalle associazioni:

  • Icelandic Wildlife Fund
  • Verndarsjóður villtra laxastofna (NASF)
  • Landssamband veiðifélaga (Federation of Icelandic River Owners)
  • Landvernd Icelandic Environment Association
  • Náttúruverndarsamtök Íslands (Iceland Nature Conservation Association) 
  • Laxinn lifir (The Salmon Lives)

Jón Kaldal, della ONG Icelandic Wildlife Fund, ha commentato: “La petizione ha raccolto oltre 180,000 adesioni, confermando che l’opinione pubblica è favorevole alla chiusura degli allevamenti in reti aperte. C’è  molta preoccupazione per la continua minaccia alle popolazioni di trote e di salmoni selvaggi e per il danno arrecato al fragile ecosistema delle nostre coste. Inoltre, è chiaro che l'industria stia lottando per far fronte a parassiti e malattie, aggravati dalle temperature più calde del mare. Esistono già alternative al sistema di allevamento con reti aperte. Gli incontaminati fiordi islandesi e le popolazioni ittiche locali costituiscono un patrimonio nazionale inestimabile e siamo sicuri che sia il Governo, sia i cittadini vogliano proteggerli e preservarli per le prossime generazioni”.

La petizione e il documentario Artifishal, lungometraggio proiettato in diverse località europee e disponibile online, domandano ai politici islandesi di fermare la devastazione dei pesci selvatici e degli ecosistemi causati da allevamenti di salmoni in reti aperte.