Cookie Consent by Free Privacy Policy website L’alta gioielleria de Le Sibille incontra le spezie per creazioni uniche ed esclusive
dicembre 01, 2017 - Le Sibille

L’alta gioielleria de Le Sibille incontra le spezie per creazioni uniche ed esclusive

La maison orafa, conosciuta a livello internazionale per l’uso della tecnica del mosaico minuto romano, presenta la nuova collezione di #gioielli realizzati da #claudiacherubini con sette spezie unite all’argento e al bronzo.

Spazio anche ai bijoux impreziositi con sete e lane cotte di Anna Bulzoni

Portano fortuna in amore, ma sono anche amuleti contro l’infedeltà; simboleggiano la trascendenza per il popolo Maya e Azteco oppure sono considerati catalizzatori di onde positive, in grado pure di tenere lontani gli incubi. Sono le leggende e le antiche credenze legate a sette spezie - caffè, cacao, vaniglia, cannella, peperoncino, noce moscata e anice stellato – che si fondono con l’argento e il bronzo per diventare esclusivi #gioielli taylor made presentati da #lesibille. Anime di questa maison romana fondata nel 1990, #camillabronzini, #francescaneriserneri e #antonellaperugini che dopo ventisette anni di ricerca e successi aprono al pubblico il loro nuovo atelier in Prati (via Muzio Clementi 68B).

“Un rinnovato punto vendita - spiega #camillabronzini - ma soprattutto uno spazio officina che vogliamo trasformare in una sorta di ‘foro’, dove sperimentare antichi mestieri per tramutarli in arte e, allo stesso tempo, un laboratorio in stile rinascimentale per far apprendere tecniche e curiosità su questo affascinante mondo, attraverso i corsi dedicati al disegno, alla lavorazione dell’oro, alla fusione a cera persa (antica tecnica scultorea) e alle tecniche per lavorare il mosaico (dal tagliato al filato) che sono in cantiere”.

Trasformare in ‘materia’ il profondo amore per l’antica arte orafa e dare vita a manufatti unici, ispirati al passato ma dal design contemporaneo: è questo il trait d’union che caratterizza le tre artiste romane de #lesibille, una squadra tutta al femminile riconosciuta a livello internazionale per aver riportato in auge la lavorazione del mosaico minuto romano a misura di gioiello, che piace tanto in Giappone, Russia, America e Paesi Arabi, ma anche in Cina e Indonesia. E se la peculiarità delle loro creazioni, apprezzate in tutto il mondo, deriva in primis dall’utilizzo di questa tecnica risalente al Settecento e quasi estinta, non è da meno la voglia di aprirsi a nuove collaborazioni in rosa e di spingersi anche all’utilizzo di materiali ‘low cost’ e di uso comune. Ne è un esempio l’ultima neonata collezione di #gioielli speziati,realizzata dall’artigiana #claudiacherubini e prodotta in elettroformatura: sette spezie per manufatti dal forte valore simbolico, tutte da scoprire nel nuovo atelier di Roma, inaugurato ieri.

Si narra che la vaniglia sia un forte catalizzatore di onde positive, che il peperoncino e la noce moscata rappresentino dei potenti amuleti contro l’infedeltà e che l’anice stellato, sistemato sotto il letto, tenga lontani gli incubi. “Sono proprio queste comuni credenze – dice #antonellaperugini – che hanno guidato #claudiacherubini nella scelta delle spezie per la nuova linea di #preziosi. Ogni collana, anello e orecchino porta con sé un significato e soprattutto una storia da raccontare”.

“Il nostro intento – spiega #francescaneriserneri - è rieducare il pubblico finale al consumo del gioiello, per trasmettere quei messaggi che l’oggetto stesso, al pari di un opera d’arte, può comunicare oltre la materia. Il vero lusso per noi è fare entrare il cliente in sintonia con le nostre creazioni, affinché vengano indossate come una sorta di totem con cui ci si presenta agli altri. Un simbolo del proprio essere tradotto in #gioielli, per i quali spesso impieghiamo anche 60 giorni di lavorazione, con una profonda minuzia di particolari e una grande ricercatezza”.

Per i loro #preziosi, #camillabronzini, #francescaneriserneri e #antonellaperugini si ispirano infatti alle culture e alle architetture di tutto il mondo, ma anche all’arte romana, greca e rinascimentale, con un occhio attento verso le influenze orientali e le contaminazioni. In tal senso, oltre le spezie, c’è un’altra novità messa in campo da #lesibille: i bijoux impreziositi con sete e lane cotte, realizzati in collaborazione con #annabulzoni di Anima Natura. Pochi pezzi creati ‘intrappolando’ fiori e foglie con tinture provenienti dalla clorofilla e con reagenti naturali e utilizzando lana merinos extrafine e seta purissima, il tutto mixato con argento e pietre.

“Abbiamo accolto volentieri la proposta di #annabulzoni – concludono le tre Sibille - con l’obiettivo di dare spazio agli elementi naturali, in modo creativo ma anche ecosostenibile e biocompatibile. Il risultato è una serie limitata di #gioielli che hanno alla base materiali di pregio, in linea con la nostra filosofia”.